La campagna presidenziale francese si svolge anche all’estero. Qualche giorno fa, ad esempio, il candidato Emmanuel Macron si è recato ad Algeri, dove ha incontrato le autorità locali, gli elettori franco-algerini e alcuni media. In una delle interviste alla televisione, ha pronunciato la frase che sta facendo discutere tutti: «La colonizzazione è un crimine contro l’umanità, una vera barbarie». Quelle parole hanno inviperito la destra e l’estrema destra francesi e hanno fatto scrivere vari fact-checking sulla pertinenza della locuzione “crimine contro l’umanità“, come ad esempio quelli di “Le Monde” e “RFI“. Reazioni ce ne sono state anche in Algeria, dove sono stati sottolineati, invece, il coraggio (dallo storico Fouad Soufi) e l’audacia di quella presa di posizione (dall’editorialista Abdou Semmar, il quale, però, si è anche rammaricato che la frase di Macron abbia suscitato tante polemiche).
Giusto per completare il quadro, vorrei ricordare che quel discorso arriva quasi 70 anni dopo la magistrale argomentazione che ne fece Aimé Cesaire: «Une civilisation qui ruse avec ses principes est une civilisation moribonde».