Ieri sera [17 novembre 2016] in Mozambico, ai confini col Malawi, è esploso un camion-cisterna carico di petrolio. Ci sono 73 morti e 110 feriti: english, français, italiano.

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Questo tipo di incidente accade spesso in varie zone dell’Africa:
in Camerun nel 1998 (100 morti); in Nigeria nel 1998 (1082 morti), nel 2000 (300 morti), nel 2003 (120 morti), nel 2006 (200 morti a maggio e 269 a dicembre), nel 2007 (90 morti), nel 2008 (100 morti), nel 2009 (70 morti), nel 2012 (100 morti), nel 2015 (100 morti); in Kenya nel 2009 (122 morti) e nel 2011 (100 morti); nella Repubblica Democratica del Congo nel 2010 (200 morti); in Sud Sudan nel 2015 (170 morti).
L’elenco è parziale e il fenomeno è causato dal sistematico saccheggio delle risorse locali (e, ovviamente, non mi riferisco ai furti tentati dai poveri aggrappati alla cisterna o all’oleodotto).
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INTEGRAZIONE dell’11 dicembre 2016:
Ieri sera [10 dicembre 2016] a Karai, in Kenya, un camion-cisterna che trasportava materiali infiammabili è esploso, causando una serie di tamponamenti a catena che hanno ucciso decine di persone (40, secondo il “Daily Nation“, principale quotidiano keniota). Ne hanno scritto anche “Le Monde” e il “Corriere della Sera“.