Per anni ho visto con tenerezza i cortei di bambini in giro per la città ed oggi ho avuto la fortuna di vedere tra loro anche mia figlia. Anzi, di più, ho avuto modo di prendervi parte io stesso: con insegnanti e qualche altro genitore, ho accompagnato una sessantina di bambini della scuola materna alla Cinémathèque comunale, dove sono stati proiettati tre bei corti animati (“Dinner for two“, “The apartment cat“, “The great migration“) e “L’enfant au grelot” (il bambino con il campanello), un film animato di 26′ di Jacques-Rémy Girerd (un estratto è qui).
Quest’ultima è una fiaba natalizia in cui il piccolo Charlie, che vive nell’orfanotrofio di Mamie Rose, scopre che il campanello da cui non si separa mai è uno dei bottoni della giacca di Babbo Natale (e, dunque, accadono parecchie altre cose, che però non vi svelo).
Al rientro a scuola, Fatoumata mi ha preso una mano e Antonia, colma di gelosia, s’è precipitata a prendermi l’altra. Per strada abbiamo cantato “La famille Tortue” e “Ah, les crocodiles“, ma pure – in italiano – “La vecchia fattoria“. E tutti a fare “ia-ia-o”.
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I video:
“Dinner for two” (7’15”), di Janet Perlman, 1996:
“The apartment cat” (7’15”), di Sarah Roper, 1998:
“The great migration” (7’53”), di Youri Tcherenkov, 1995:
(Un estratto di) “L’enfant au grelot” (26′), di Jacques-Rémy Girerd, 1998: