Christian Estrosi, sindaco di Nizza, nonché presidente della Regione PACA e deputato all’Assemblée Nationale (no, non chiedetemi come sia possibile in Francia accumulare tante cariche politiche, non ne ho idea), ieri ha diffuso un video di presentazione della prossima Ikea che verrà costruita in città:
Il mobilificio svedese era molto ambito, tanto che, fino a qualche anno fa, se lo contendeva anche Ventimiglia, ma poi l’ha spuntata il capoluogo della Costa Azzurra, che nella piana alluvionale del fiume Var, ad ovest della città, sta realizzando la cosiddetta “Eco-Vallée“. Quest’ultima è una nuova vasta urbanizzazione di centri commerciali, svincoli autostradali, stadi, palazzetti per concerti, centri direzionali e roba del genere che, un po’ di tempo fa, “Le Monde” definì ecologica solo nel nome. Negli ultimi anni da questa zona sono stati sistematicamente sgomberati i piccoli accampamenti Rom che vi si installano («è per la loro sicurezza», dichiarò il presidente del dipartimento; ne scrissi anch’io nel 2013); ed ora si capisce un po’ di più la ragione di tanto accanimento.
Le polemiche circa la sostenibilità ambientale di questa immensa colata di cemento sono tornate ad avere un certo peso nell’ottobre 2015, in seguito alla disastrosa alluvione di Cannes, che a pochi km di distanza ha causato la morte di 20 persone e danni per milioni di euro (vi è stata anche una notevole mobilitazione di solidarietà, con un concerto per raccogliere fondi).
In questi giorni qualcuno ha sollevato perplessità anche su un altro piano: economicamente, le attività commerciali del centro cittadino subiranno un forte contraccolpo, ma elettoralmente Estrosi è fortissimo, per cui queste restano voci isolate nel grande entusiasmo generale per l’arrivo di Ikea.
Comunque sia, dopo i campionati di calcio di Euro 2016 (Nizza ospiterà quattro partite e sono già state fatte delle esercitazioni anti-terroristiche) verrà aperto il cantiere accanto al nuovo stadio Allianz Riviera, i cui lavori saranno conclusi nel 2018: 3400 m² di negozi, 32mila m² di Ikea, 1900 m² di uffici e circa 300 appartamenti che andranno, dunque, a formare un nuovo tipo di città, un quartiere sorto intorno ad un mall.
Evidentemente, c’è da rivedere quantomeno il concetto di “non-luogo”.
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