“Il gallo di Bali” è un animale a cui sono affezionato, è il simbolo di lotte clandestine e di fughe precipitose, dunque di vite al limite, anzi spesso oltre il limite, di esistenze resistenti. Soprattutto, però, quel gallo è la rappresentazione migliore dell’immedesimazione e della condivisione interculturale. Da oggi è il titolo del mio blog su “Frontiere News”, con cui sono molto contento di collaborare (grazie a Monica Ranieri che ci ha messi in contatto su fb).
Il mio primo post affronta un tema di cui si è parlato un mese fa, le violenze xenofobe in Sudafrica. Sui socialmedia avevo letto vari interrogativi (“neri sudafricani xenofobi? ma come, proprio loro che hanno subito l’apartheid?“), cui ho tentato di dare una risposta, per finire con un classico: Frantz Fanon.
Buona lettura e, se volete, buona discussione (il blog nasce soprattutto per questo).