Dal 27 giugno al 21 settembre 2014, al Théâtre de la Photographie et de l’Image di Nizza sarà esposta una retrospettiva di 127 fotografie di Steve McCurry.
Riconosciuto come uno dei più importanti fotogiornalisti del mondo, McCurry è particolarmente noto per il suo ritratto di una giovane rifugiata afghana dagli occhi verdi, realizzato nel 1984:

Afghan Girl, Peshawar, Pakistan, 1984 © Steve McCurry / Magnum Photos
Come spiega il website del comune, «questa retrospettiva raccoglie un centinaio di immagini importanti realizzate negli ultimi 27 anni: ritratti, paesaggi e scene di strada, bambini e pastori, soldati e lavoratori sono presentati accanto a vedute di città, di paesaggi montani, di templi antichi. L’esposizione proporrà anche numerose fotografie inedite realizzate durante i viaggi più recenti in India e in Tibet».
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AGGIORNAMENTO del 27 giugno 2014:
Stamattina ho visitato la retrospettiva su Steve McCurry: è allo stesso tempo entusiasmante e commovente.
Oltre alle fotografie, vi è proiettato un documentario sulla ricerca, 17 anni dopo, di Sharbat Gula, la bimba afghana del ritratto più celebre di McCurry. Questa indagine è stata così complicata – tra Aghanistan e Pakistan – che ha richiesto mesi e, soprattutto, dettagliate analisi della fisionomia: il volto della donna è stato setacciato con minuzia per essere sicuri che si trattasse della stessa persona, ma questo, riportato nel film, mi è sembrata un’invadenza piuttosto fastidiosa, mentre costei cercava di proteggere la sua intimità tirandosi il velo sul viso.
Il documentario è disponibile su YouTube in quattro brani (ma l’ultimo manca):