La forma dei Rameaux della Domenica delle Palme è singolare: «I Liguri hanno preso l’abitudine di intrecciare queste Palme facendo une vera opera d’arte di merletti vegetali. Dai Liguri, i Nizzardi hanno preso la stessa tradizione: all’inizio del secolo, il prete distribuiva prima della messa le Palme e le donne le intrecciavano durante la Cerimonia per ottenere questi meravigliasi motivi. Le Palme erano fatte anche dalle famiglie ricche, delle Palme di Arancio o di Ulivo venivano ornate di dolciumi e portate in chiesa dai bambini». I motivi dell’intreccio dipendono dai realizzatori o dagli acquirenti. Secondo una testimonianza, «Spesso i bambini piccoli vogliono Rameaux piccoli o a forma di cuore, mentre gli anziani preferiscono a forma di conchiglia». Ciò significa che non vi sono due Rameaux uguali, sia per lunghezza che per larghezza che, ovviamente, per tipo di “ricamo”.
Tradizionalmente, a Nizza nel piccolo porto peschereccio di Carras, tutte le barche da pesca venivano addobate con Rameaux benedetti. Oggi si è più propensi a farlo con dei mazzi di fiori, ma il significato simbolico-protettivo è invariato: questi fasci di fiori o di palme intrecciate vengono conservati tutto l’anno nelle case o sulle barche, al fine di salvaguardare la famiglia o l’equipaggio (ed è la ragione per cui non vanno gettati via, bensì bruciati ritualmente il Mercoledì delle Ceneri, ovvero all’inizio della Quaresima). Il valore dei Rameaux copre l’intero arco dell’anno e la loro dimensione è ciclica: tornando regolarmente ogni anno attraverso nuovi Rameaux, rappresentano il rinnovo della vita sociale e la rinascita della natura. [Ulteriori informazioni, con alcune testimonianze, sono qui].
Durante la Settimana Santa viene svolta un’altra «manifestazione tradizionale della pietà: la ricostruzione del sepolcro. Anche questa tradizione viene dai Liguri. Infatti a Nizza in ogni chiesa viene scelta una cappella laterale ornata di manichini, fiori, e alcune scene della Passione. Questo sepolcro è spesso un monumento di fiori, e la sera del Giovedi Santo riceve per il fine settimana l’Ostia Consacrata. Per festeggiare la Pasqua è di preferenza visitare un numero dispari di sepolcri, di preferenza 7, tra la messa della Cena Santa del Giovedi sera e la sera del Venerdi Santo».
Gli ultimi giorni della Settimana sono dedicati alla preghiera: «Le cerimonie iniziano con la cerimonia del Giovedi Santo con il “Lavamento dei piedi”, dove una personalità dovrà ripetere il gesto di Cristo lavando i piedi degli Apostoli. Poi c’è la celebrazione della messa della Santa Cena, dopo il Gloria, tutte le campane sono proibite fino al Sabato Sera. E cosi celebrata la funzione funebre per la morte di Cristo. Si potrà cosi iniziare alla visita dei spolcri fino al venerdi Santo quando inizierà la celebrazione della Via Crucis. Il Sabato Santo le chiese sono chiuse, le porte dei sepolcri restano aperte, ma vuote. La Domenica dopo il suono delle campane sarà celebrata la Resurrezione di Cristo».
Infine, è da segnalare che questi momenti «non sono solo spirituali. Dappertutto c’è la tradizione dell’uovo. I bambini nati nel corso dell’anno lo portano come dono al prete, si gioca anche all’uovo sodo decorato con colori vivi, due concorrenti che sfidano con esso, vincerà quello a cui resisterà l’uovo senza rompere il guscio. Non bisogna dimenticare che al ritorno del suono delle campane a Roma, il Sabato Santo, la sera, bisogna bagnare gli occhi con l’acqua benedetta, per evitare il “mal’occhio” di tutto l’anno. Infine per preparare le cougourdons [zucche] dell’anno prossimo, bisogna piantarle al momento del Gloria del Sabato Santo, cosi saranno grandi come le campane. Tutto questo è secondo la tradizione».
Fonti: qui [html] e qui [pdf].
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INTEGRAZIONE del 7 aprile 2017:
L’emittente “France 3 Côte d’Azur” ha diffuso un servizio-video di 1’35” sull’intreccio delle palme per la “Fête des rameaux”, ovvero la Domenica delle Palme, appunto. Tra gli intervistati, una delle ultime famiglie che a Nizza mantiene questa tradizione. Un approfondimento è QUI.
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AGGIORNAMENTO del 9 aprile 2017:
Come nelle ultime due settimane, anche stamattina – Domenica delle Palme – davanti alle chiese cattoliche di Nizza c’erano banchetti che vendevano Rameaux. In un paio di casi, come mostrano queste mie foto prese all’ingresso della Cattedrale di Santa Reparata, la commistione tra fede religiosa e fede calcistica (tifosi dell’OGC Nice, che quest’anno lotta per il primato nel campionato francese) era particolarmente stretta: