Le frane e le alluvioni di sempre

Le frane e le alluvioni possono essere previste non solo osservando il cielo, ma anche spulciando gli archivi, suggerisce Mario Tozzi (al minuto 3’30” di questo audio cita la Penisola Sorrentina). Ecco le date principali di una ricerca che feci qualche tempo fa relativamente al territorio sorrentino e amalfitano:

    • 1910: nubifragi, alluvioni e frane nei paesi di tutta la Costiera Amalfitana.
    • 26 marzo 1924, frana a Vettica: muoiono 61 persone.
    • 13 novembre 1954, nubifragio e frana a Maiori (nella didascalia di una foto d’epoca è scritto: «sotto un platano è stato trovato un bimbo che stringeva al petto una pecorella. Sia l’animale che il fanciullo davano ancora segni di vita»).
    • 19 febbraio 1963, località Termini (Massa Lubrense): una frana minaccia l’intero abitato di Nerano, per fortuna senza conseguenze irreparabili; oggi, a ricordare quel pericolo scampato e a proteggere l’abitato sottostante, c’è un “monumento naturale”, ovvero una pineta piantata su tutto lo smottamento. QUI un articolo francese digitalizzato da Ludovico Mosca.
    • 23 novembre 1966, località Scrajo (Vico Equense): 3 morti e la stazione ferroviaria della Circumvesuviana spazzata via da una frana.
    • 21 febbraio 1967, località Pozzano (Castellammare di Stabia): frana.
    • 14 aprile 1967, località Pozzano e Bikini (Castellammare di Stabia e Vico Equense): varie frane.
    • 2 gennaio 1971, monte Pendolo (Gragnano): una frana travolge un albergo, muoiono 6 persone.
    • 16 febbraio 1973, località Mitigliano-Termini (Massa Lubrense): 10 morti (due intere famiglie) per una frana staccatasi dal monte San Costanzo.
    • Ottobre 1978, crollo di una parte del costone tufaceo sul porto di Sorrento.
    • 1980, frana parte del costone che sovrasta la spiaggia della Marinella (Sant’Agnello).
    • 1986, cadono massi sugli scogli del “Famous Beach” (S.S. 145 “Sorrentina”, Vico Equense): un morto.
    • 10 gennaio 1997, ancora una frana a Pozzano (Castellammare di Stabia): viene travolta una casa e le quattro persone che vi abitavano.
    • 10 settembre 2010, alluvione ad Atrani: una ragazza viene trascinata dal fiume di fango, il suo corpo verrà ritrovato dopo mesi al largo delle isole Eolie.

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AGGIORNAMENTO del 19 novembre 2013:
“Il Post” ha pubblicato un’infografica con il numero di morti per frana e per alluvione in Italia dal 1960 al 2012:

“Dove si muore per frane e alluvioni in Italia” (Fonte: ANSA-Centimetri, via “Il Post”)

Informazioni su giogg

Studio il rapporto tra gli esseri umani e i loro luoghi, soprattutto quando si tratta di luoghi "a rischio"
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5 risposte a Le frane e le alluvioni di sempre

  1. giogg ha detto:

    Antonio Cianciullo ricorda “Tre avvertimenti a vuoto” (12 novembre 2012):
    1) «il mutamento climatico tenderà a rendere più frequenti i fenomeni meteo estremi»;
    2) «non si può continuare a coprire il territorio di cemento e asfalto (in larga parte abusivo) senza pagare uno scotto pesante in termini di alluvioni, frane, smottamenti»;
    3) «connessioni tra la debolezza del governo del territorio e la forza di alcuni gruppi della criminalità organizzata».

  2. giogg ha detto:

    Fabio Balocco ricorda che «Dal 1956 ad oggi la superficie impermeabilizzata dal cemento e dall’asfalto in Italia è aumentata del 500%: sissignori, del cinquecento per cento. I sindaci continuano a fare comunella con i costruttori, il governo depotenzia le regole anziché renderle più stringenti, e via verso l’ennesima catastrofe annunciata. Il dolo è evidente ma nessuno paga» (“Questa povera Italia perennemente sott’acqua“, 12 novembre 2012).

  3. giogg ha detto:

    Un articolo de “La Nouvelle République” del 22 febbraio 1963 sulla frana di Nerano.
    (Digitalizzato da Ludovico Mosca).

  4. Pingback: Ecosistema Rischio, dossier 2013 | Paesaggi vulcanici

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