Stefano Bartezzaghi oggi su “Repubblica” (9 settembre 2012, qui) argomenta che il “brevismo” è la nostra nuova patologia e, dopo averne tracciato un breve profilo, si domanda: «Se il brevismo, quando è applicato come regola universale, fa tanti danni, perché gli apologeti del brevismo tardano tanto ad accorgersene? Proprio loro, che sono così svelti? Gli automobilisti più veloci sono quelli che fanno a meno del codice della strada: allo stesso modo, il brevismo fa a meno della cultura. Che non è certo un codice, né è un manierato elogio della lentezza, ma che solo tramite la lentezza viene acquisita e solo si produce tramite la lenta formazione e sedimentazione delle idee».
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